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| Bradamante |
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Dosso Dossi, 1530
Galleria Borghese, Roma
Opera di provenienza ferrarese (inviata, si dice, dal marchese Bentivoglio a Scipione Borghese intorno al 1607) eseguita nel clima dell'epopea ariostesca, è nota col titolo di "Maga Circe". È peraltro da escludersi che ne sia una rappresentazione, risultando ben più probabile che raffiguri Melissa |
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Bradamante, sorella di Rinaldo di Montalbano, è nel Furioso una valorosa guerriera cristiana perennemente in cerca dell’amato Ruggiero, soldato dell’esercito nemico. È protetta da una maga, Melissa, poiché dall’unione dei due giovani è destinata a nascere la stirpe estense.
Lo annuncia alla stessa Bradamante il mago Merlino:
“Favorisca fortuna ogni tua voglia,
o casta, o nobilissima donzella,
al cui ventre uscirà il seme fecondo
che onorar deve Italia a tutto il mondo”
(C. III, 16)
e anche Melissa stessa:
“Da te uscir veggio le pudiche donne
madri d’imperatori e di gran regi,
reparatrici e solide colonne
di case illustri e di domini egregi”
(C. XIII, 57)
offrendo al poeta il motivo per la glorificazione dei duchi ferraresi.
Già Boiardo aveva fatto proprio il tema celebrativo, ma senza svilupparlo compiutamente.
Questo compito spetterà proprio all’Ariosto, che pur non avendo le caratteristiche del cortigiano né tantomeno dell’adulatore, lo assolve con impegno, legando il tempo passato dei “cavalieri antiqui” al presente della storia di Ferrara e dell’Italia.
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