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Leonardo: Isabella d'Este |
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Primogenita del duca Ercole I, la bionda e dolce Isabella eredita dal padre un gusto sicuro e raffinato che le permette di svolgere, in ogni e diversa occasione, il ruolo di protagonista. Educata nelle discipline umanistiche e artistiche, sposa per procura, a sedici anni, l’11 febbraio 1490, nella Cappella Ducale, il marchese Francesco Gonzaga, che raggiunge a Mantova nei giorni seguenti.
E proprio alla corte di Mantova arriva il primo febbraio 1507 Ludovico Ariosto, inviatovi dal cardinale Ippolito per intrattenere Isabella, prostrata dal difficile parto per la nascita di Ferrante Gonzaga. Per distrarre la marchesa, Ludovico racconta dei fantasiosi intrecci di guerra e di amore di un poema in via di creazione ma ancora senza titolo, di cui ha già scritto alcuni canti e che al momento è solo la prosecuzione della vicenda cantata dal Boiardo.
Isabella, forse la prima persona dunque a conoscere trama e vicenda del Furioso, scriverà al fratello ringraziandolo perché il poeta “cum la naratione de l’opera che ’l compone” le aveva “facto passare questi due giorni non solum senza fastidio, ma cum piacere grandissimo” e ogni volta che la nobildonna ritornerà a Ferrara non tralascerà di incontrare Ludovico per farsi leggere la prosecuzione di quel poema che tanto l’aveva colpita fin dalla prima volta.
Ludovico la celebrerà così:
“De la tua chiara stirpe uscirà quella
d’opere illustri e di bei studi amica,
ch’io non so ben se più leggiadra e bella
mi debba dire, o più saggia e pudica:
liberale e magnanima Isabella,
che del bel lume suo dì e notte aprica
farà la terra che sul Menzo siede …”
(C.XIII, 59)
L’affinità artistica e l’affetto uniscono Isabella e Ludovico, fino a quando il poeta tace per sempre.
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